Quando si decide di programmare o comunque non escludere una gravidanza, bisogna essere consapevoli dell’importanza di una serie di accortezze che potranno tutelare il futuro nascituro da rischi legati a patologie congenite quali, malformazioni, parti pretermine, difetti di chiusura del tubo neurale, ecc..
L’integrazione materna di acido folico è una di queste.
L’acido folico e i folati sono vitamine del gruppo B, utilizzate dal nostro organismo per produrre nuove cellule.
Essenziale per la sintesi del Dna e delle proteine e per la formazione dell’emoglobina, l’acido folico gioca un ruolo cruciale nella sintesi dei tessuti che vanno incontro a processi di proliferazione e differenziazione, come per esempio, i tessuti embrionali.
Per questo, negli ultimi decenni, l’acido folico è stato riconosciuto come essenziale nella prevenzione di alcune malformazioni congenite, particolarmente di quelle a carico del tubo neurale.
Inoltre, non si esclude la possibilità che possa intervenire anche nella prevenzione di altri difetti e malformazioni congenite, come la labio-palatoschisi e alcuni difetti cardiaci congeniti.
ll Centro nazionale malattie rare (Cnmr) dell’Iss è da sempre impegnato a diffondere la raccomandazione sulla supplementazione con acido folico nel periodo periconcezionale - da circa un mese prima del concepimento fino al terzo mese di gravidanza - quale fattore protettivo per la riduzione dei difetti del tubo neurale (Dtn).
La supplementazione con acido folico ha dimostrato, infatti, di essere in grado di ridurre in modo consistente i Dtn.
Le raccomandazioni prevedono che una donna in età fertile che programmi o non escluda una gravidanza dovrebbe assumere 0,4 mg di acido folico al giorno a partire da almeno un mese prima del concepimento fino almeno al terzo mese di gravidanza.
Naturalmente la supplementazione di acido folico va inserita nel contesto di un’alimentazione corretta ed equilibrata, dell'eliminazione di fattori di rischio quali il fumo, l'alcol (alcol zero in gravidanza), l'obesità, della prevenzione di malattie infettive e dell'assunzione di farmaci sempre su indicazione medica.
La promozione di fattori protettivi e l'eliminazione di fattori di rischio nel periodo periconcezionale e in gravidanza rappresentano un vantaggio non solo per i difetti congeniti ma anche più in generale per gli esiti avversi della riproduzione (quali parto pre-termine o basso peso alla nascita).