Il latte materno rappresenta l’alimento perfetto per il bambino: contiene in proporzioni bilanciate tutti i nutrienti, le sostanze bioattive e i microrganismi benefici dei quali il bambino ha bisogno dalla nascita e nel corso della crescita. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda il latte materno come alimento esclusivo per i primi 6 mesi di vita e, ove possibile, l’alimento di scelta da affiancare all’introduzione di cibi solidi dallo svezzamento fino ai 2 anni di età.
Tuttavia può succedere che durante l’allattamento la mamma e il suo latte debbano allontanarsi per qualche ora per forze di causa maggiore, come fare a proseguire con un allattamento esclusivo materno in questi casi?
Il latte materno può essere conservato e riscaldato,
vediamo come:
COLOSTRO:
* 12 h a temperatura ambiente
LATTE MATURO:
* Conservazione a temperatura ambiente: 4/6 ore
* Conservazione in frigorifero(0/4°): 5/8 gg
* Congelatore con porta autonoma: 3-4 mesi
* Congelatore separato: 6/8 mesi
Esistono in commercio sacchetti appositi per la raccolta e la conservazione del latte materno, ma sono sufficienti contenitori/barattoli in vetro o in plastica rigida (opportunamente lavati e asciugati).
Ricordiamo l’importanza dell’igiene delle mani quando si inizia la procedura di raccolta.
Ci si può servire di tiralatte elettrico, manuale o della semplice spremuta manuale.
E’ preferibile raccoglierlo in piccole quantità 60/80 ml per evitare sprechi e si raccomanda di non riempire oltre i ¾ il contenitore soprattutto se destinato al congelamento.
Il latte se raccolto da tirate differenti può essere mescolato purché sia alla medesima temperatura.
Il latte materno può essere scongelato in diversi modi:
tirandolo fuori dal freezer e mettendolo in frigorifero la sera prima, a bagnomaria o sotto l’acqua corrente.
Si può poi riscaldare mediante pentolino (evitare l’utilizzo di forni a microonde che potrebbero diminuirne la qualità o riscaldarlo in modo eccessivo), evitando comunque il raggiungimento di alte temperature.
Una volta scongelato il latte va consumato nell’arco delle 24h e non può essere ricongelato (salvo che sia stato fuori dal freezer meno di 8 ore e non sia stato mai scaldato).
Talvolta le mamme riferiscono che il latte conservato presenta un odore acido, rancido come se fosse andato a male.
In realtà il latte è perfettamente conservato e questo odore sgradevole va attribuito all’eccesso di Lipasi, degli enzimi naturalmente presenti nel latte, che in alcune mamme sono prodotti in modo eccessivo e finiscono per iniziare anticipatamente la digestione del latte stesso. Tali lipasi non sono dannose per il bambino, anzi ne faciliteranno la digestione.
Tuttavia, mentre alcuni bambini non si accorgono neanche della differenza, altri rifiutano il latte che presenta questo spiacevole odore.
Per evitare che si instauri questo processo, si può procedere in questo modo:
* Raccogliere 50/60 ml di latte e conservarlo in frigorifero per 24h
* Verificare se presente o meno l’odore acre/rancido.
Se presente, prima di ogni conservazione di latte sarà indicato scaldare in un pentolino la raccolta di latte fino quasi a ebollizione e spegnere il fuoco quando si formano le prime piccolissime bollicine sui bordi della pentola, a quel punto si può procedere alla conservazione in freezer o frigorifero per abbassarne rapidamente la temperatura. In questo modo è stata bloccata la digestione del latte da parte delle lipasi stesse e il latte potrà essere presentato al bambino senza nessuna alterazione di odore o gusto.