Il tumore al seno è il tumore più frequentemente diagnosticato nel sesso femminile.
Prevenire o diagnosticare in casi molto precoci la malattia è possibile, e l’autopalpazione è un primo strumento per farlo.
Sono stati identificati molti fattori di rischio per questo tipo di tumore. Alcuni sono modificabili, come abitudini e comportamenti dannosi, quali un’alimentazione povera di frutta e verdura e ricca di grassi animali, l’abitudine al fumo e una vita particolarmente sedentaria. Altri fattori di rischio, invece, non si possono modificare, come i fattori genetici e l’età: la maggior parte di tumori del seno colpisce donne oltre i 50 anni.
Ci sono inoltre alcuni fattori legati alla vita riproduttiva della donna che possono influenzare il rischio di tumore del seno: per esempio, una prima gravidanza prima dei 30 anni e l’allattamento al seno sono protettive contro la malattia.
La prevenzione del tumore del seno deve cominciare a partire dai 25 anni con l’autopalpazione, affiancata alla mammografia biennale dopo i 45-50 anni. Nelle donne giovani, l’ecografia e la mammografia si eseguono solo in caso di necessità.
L’autopalpazione è un esame che ogni donna può effettuare comodamente a casa propria: permette di cogliere precocemente cambiamenti nelle mammelle.
Quando si parla di autopalpazione si pensa solo a un esame per la ricerca di noduli nella ghiandola mammaria, ma in realtà grazie a questo esame possono emergere altri segnali che devono spingere a consultare un medico, come retrazioni o cambiamenti della pelle, perdite di liquido dai capezzoli e cambiamenti di forma della mammella.
È bene ricordare che, oltre agli ormoni, anche l’età, il peso corporeo, la familiarità e l’uso di contraccettivi orali influenzano la struttura del seno. A volte, specialmente nelle donne giovani, il seno è particolarmente denso e difficile da valutare correttamente con l’autoesame.
Tra i 40 e i 50 anni l’ incidenza di tumore del seno aumenta in modo rapido e costante. Quindi, per le donne in questa fascia di età l’autopalpazione è particolarmente raccomandata come strumento di prevenzione, per cui è importante che sia effettuato con regolarità. Con il sopraggiungere della menopausa si può eseguire questo controllo in qualunque periodo del mese.
L’autopalpazione è un primo strumento di prevenzione del tumore del seno, ma da sola non basta. A partire dai 45-50 anni, o anche prima in caso di familiarità o alterazioni, deve essere abbinata a visite senologiche e a esami strumentali più precisi come ecografia o mammografia.
Come eseguire l’autopalpazione?
Scegli un giorno al mese tra il 7 o 14 del ciclo (contando a partire dal primo giorno di mestruazioni) o un giorno qualsiasi se sei in menopausa. L’esame si svolge in due fasi: l’osservazione, che permette di individuare alterazioni nella forma del seno o del capezzolo, e la palpazione, che può far percepire la presenza di piccoli noduli che prima non c’erano.
Mettiti davanti allo specchio con le braccia lungo il corpo e osserva bene la forma del seno e la simmetria osserva i capezzoli per notare se ci sono cambiamenti, escoriazioni o inspessimenti.
Poggia le mani sui fianchi e girati da un lato e dall’altro per osservare eventuali differenze.
Alza entrambe le braccia con i gomiti aperti e metti le mani dietro la nuca e ripeti l’osservazione.
Alza il braccio destro e metti la mano destra dietro la nuca, con la mano sinistra inizia a toccare il seno, dall’alto verso il basso utilizzando le tre dita della mano dritte e unite sia sulla parte interna che esterna del seno.
Stendo il braccio destro lungo il fianco e ripeti lo stesso movimento con la mano opposta
Ripeti per l’altro seno.
Dopodiché sdraiati con il braccio del seno in analisi sotto la nuca e fai movimenti circolari con la mano opposta dall’esterno verso l’interno fino ad arrivare all’areola e al capezzolo.
Ripeti per l’altro seno.
Ricorda di esaminare sempre anche la zona del cavo ascellare.
Controlla se hai secrezioni di qualsiasi tipo dai capezzoli.