“Sindrome della vulva che brucia”: è un dolore vulvare che dura da almeno tre mesi senza causa chiaramente identificabile.
La vulvodinia può essere spontanea quando il dolore è sempre presente seppure con intensità diversa e andamento variabile oppure generalizzata quando il dolore è generato dal contatto (per esempio rapporto sessuale, visite ginecologiche, sfregamento con biancheria o indumenti stretti o dalla posizione seduta es. andare in bicicletta).
Il decorso può variare da persona a persona e da periodo a periodo. Si tratta di una vera e propria disabilità spesso invisibile da uno sguardo esterno (la persona sembra sana) ma nella maggior parte dei casi compromette la sessualità perchè il dolore all'ingresso vaginale rende impossibile i rapporti penetrativi e nei casi più gravi, quando coinvolge la clitoride, anche l'eccitazione. Inoltre la patologia può avere un impatto più o meno grande anche sulle azioni quotidiane basilari come urinare, sedersi, indossare biancheria intima, collant o pantaloni aderenti in area genitale, andare in piscina o al mare e in casi più gravi camminare.
Con una diagnosi precoce si può evitare la cronicizzazione e il peggioramento dei sintomi e con le terapie riabilitative adeguate anche a una completa remissione dei sintomi o a una parziale remissione che presenta una buona qualità di vita. Imparare a riconoscere lo stato della muscolatura pelvica è di grande importanza nella cura della vulvodinia, spesso questa patologia si accompagna a una condizione muscolare nota come ipertono che richiede il trattamento da parte di uno specialista affinchè la muscolatura ritorni a una condizione fisiologica.
Il percorso riabilitativo prevede una valutazione funzionale iniziale al termine del quale verrà impostato un percorso terapeutico che in base alla situazione clinica di partenza si avvarrà di fisiochinesiterapia, manipolazioni interne ed esterne, TENS /FES (stimolazione elettrica trans cutanea)TECAR (trasferimento energetico capacitivo e resistivo) l'energia prodotta stimola il calore endogeno dei tessuti con aumento del microcircolo e vasodilatazione, ELETTROPORAZIONE: sfrutta il principio della TENS/FES per veicolare farmaci all'interno della cavità e permettere un migliore assorbimento.
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